Quella maledetta carrella.
Quasi in apnea appoggio la punta del piede destro su un quarzino minuscolo, cerco di stare più solida possibile con il core, sfilo il tallone… e immancabilmente viene via anche il piedino destro e finisco sui pad.
ll mio progetto non stava andando affatto bene. Ho guardato il mio paratore abbassare le braccia per quella che è sembrata la centesima volta, e ho sentito il familiare calore dell'imbarazzo invadere il mio corpo, seguito da quell’infida vocina nella testa
"Avresti dovuto stampare questo blocco secoli fa."
Wow, grazie. Molto utile.
“Sai perché non ci riesci? Perché non sei abbastanza forte, hai paura, non ci credi”.
Dev'esserci un modo migliore per parlare con me stessa. Questo non è produttivo, non é salutare.
Nella mia esperienza, essere una perfezionista è un'arma a doppio taglio nell'arrampicata. Da un lato, può essere motivante, ti spinge a fare sempre meglio, a scalare meglio, ad allenarti meglio… Dall’altro lato può diventare molto frustrante, un pò come essere perennemente sotto esame il cui risultato é l’odiatissimo “potevi fare di più”.
Fortunatamente grazie allo Yoga e al buonsenso ho capito che questa mia abitudine negativa al dialogo interiore non poteva più continuare e doveva essere sostituita da qualcosa di più empatico e positivo.
Oggi vorrei condividere alcune delle strategie che sto utilizzando per contribuire a rendere il mio benessere una priorità dentro e fuori dall'arrampicata quando sento la necessità di rigenerarmi emotivamente.
Suggerimento 1: poco è meglio di niente così come two is mei che one
La maggior parte delle volte abbiamo la tendenza ad affrontare le cose con la mentalità settata sul “tutto o niente”. Questo scenario suona familiare?
Se non stampo il progetto, non completo il mio intero allenamento come pianificato, o non faccio tutti i Vinyasa della serie di Ashtanga… la sessione è uno spreco!
Questo tipo di approccio é particolarmente dannoso e deleterio non solo per l’arrampicata o per lo Yoga, ma anche e soprattuto per la vita stessa.
Certo é utile ed importante attenersi ad una routine di allenamento/pratica per vedere dei risultati, ma dovremmo tenere a mente che anche un piccolo progresso - o tempo/sforzo speso per fare progressi - va riconosciuto e celebrato come un momento di impegno.
Nelle mie passioni ho scoperto che la chiave é la costanza e non sempre e per forza la “qualità”.
A volte i miei piani o programmi di allenamento devono cambiare per adattarsi ad una vita da non-professionista piena di impegni lavorativi ed imprevisti di ogni tipo.
Ciò può significare passare a sessioni di allenamento più brevi a settimana (ad es. 10 minuti di trave dopo il lavoro ogni giorno) invece di saltare allenamenti, sentirmi in colpa e dare il massimo in sessioni irregolari che potrebbero essere più lunghe ma non così benefiche a lungo termine.
Si potrebbe anche considerare di incorporare la periodizzazione nel programma di allenamento, in modo da tenere conto di obiettivi specifici/diverse priorità in vari periodi dell'anno.
Come ad esempio dedicare determinate stagioni alle prestazioni (come primavera e autunno) e altre all'allenamento indoor o ad altri sport (come l'inverno, che si presta bene allo sci e a sorseggiare cioccolata calda sul divano).
Qualsiasi sia il tuo approccio, ricorda che sei un essere umano, e che non potrai, né tantomeno dovrai essere sempre al 100%.
Quindi rilassati, festeggia le piccole vittorie e ricorda: l'arrampicata come lo Yoga è un viaggio, se ti focalizzi solo sulla destinazione, richiedono di perderti il meglio <3
Suggerimento 2: nutri la tua energia
Assicurati di non arrivare ad essere in riserva!
Quando i livelli di energia scendono troppo ci vuole più tempo per ripristinarli e si rischia molto più facilmente di incorrere in infortuni.
Se la stanchezza si fa sentire, ascoltala. A volte basta un giorno di riposo per ricaricare le batterie e per non compromettere uno o due settimane di allenamento ;) fidati, lo so.
Dedicati ad un’attività alternativa che ti faccia sentire bene, goditi la natura, che si tratti di giardinaggio, passeggiate con il cane o bagni nella foresta.
Pratica yoga e meditazione con costanza, inizialmente anche solo una volta a settimana, ma ogni settimana! Ti assicuro che sentirai da subito grandi benefici (che tratterò a breve in un articolo a parte).
Prenditi cura di te come solo tu sai fare. Pensa, cosa ti fa davvero stare bene? Cosa ti rilassa? Che sia leggere, guardare una serie su Netflix, cucinare o oziare sul divano, non sentirti in colpa, fallo. Certo cerca di non cadere nel vizio del divano, ma concediti il tempo di cui hai bisogno per ripristinare le energie, non potrà che farti bene.
Suggerimento 3: Divertiti
L’arrampicata, soprattutto quando si cerca di andare oltre al proprio limite provando progetti ed allenandosi intensamente per mesi, può essere estenuante.
Quante volte ho detto e sentito dire “Che sport di merda”.
Ti risuona?
Ecco, se capita anche a te, prova a chiudere gli occhi e ripensa alle prime volte, quelle in cui non avevi aspettative. Ritrova la gioia, l’adrenalina, la voglia di provare, le risate con gli amici. Magari accantona per qualche giorno il progetto e semplicemente scala o fai altro, pulisci blocchi, accompagna gli amici, sdraiati sul pad e dormi.
Shunryu Suzuki, insegnante monaco zen, nel suo libro “ Zen Mind, Beginner’s mind“ ci ricorda che:
"Nella mente del principiante, ci sono molte possibilità. Nella mente dell'esperto, ce ne sono poche."
Ora non ti resta che provare :)
Oltre a questi suggerimenti, un pensiero che mi ha aiutata davvero tanto é questo:
Anche gli atleti più realizzati, e gli esseri umani più talentosi e virtuosi sono proprio questo: esseri umani. Nessuno vive in modo impeccabile, nonostante ciò che i post che vedi sui social media possano farti credere.
Alla fine della giornata, quando vai a dormire, dovresti confrontarti solamente con te stesso e tentare di colmare il divario tra chi eri ieri e chi vuoi diventare domani, e lo puoi fare solo abbandonando l’idea di perfezione e godendo della vita oggi.
Non appena lascerai cadere questo concetto surreale, ti posso garantire che ti sentirai meglio, leggero e pronto a spiccare il volo.
Namasté